Deposito cauzionale
Una soluzione alla plastica monouso

In un’epoca in cui si cerca in tutti i modi di contrastare inquinamento e sprechi, ecco affacciarsi un’iniziativa che permette di limitare i consumi di plastica. Si tratta del sistema di deposito cauzionale, o DRS, acronimo dell’inglese Deposit Return Systems.

Come funziona il deposito cauzionale?


Il meccanismo è semplice: ogni volta che i consumatori acquistano un prodotto contenuto in un involucro in plastica, ad esempio una semplice bottiglia di acqua, pagano una somma aggiuntiva di denaro; questi soldi vengono poi rimborsati nel momento in cui verrà consegnato il contenitore monouso vuoto, usato, presso un punto di raccolta.

In alcuni Paesi in Europa questo sistema che incentiva la raccolta e il riciclaggio degli imballaggi in plastica monouso è in uso già da tempo: i consumatori vengono coinvolti in prima persona e responsabilizzati tramite questo meccanismo che prevede il coinvolgimento di una piccola somma di denaro, che però, vista la mole di imballaggi in plastica con cui si ha ancora a che fare, può diventare anche interessante.
Mediamente, in Europa, la cifra del deposito cauzionale, attualmente, si aggira intorno ai 15 centesimi di euro.

Quali sono i vantaggi del sistema?


I vantaggi di questo sistema sono innumerevoli: la percentuale di plastica avviata alla raccolta differenziata aumenta e, di conseguenza, si contengono gli effetti dell’inquinamento derivato dalla dispersione incontrollata della plastica; le persone vengono responsabilizzate e i costi di gestione dei rifiuti diminuiscono, visto l’alleggerimento del carico per gli enti che se ne occupano; la plastica raccolta diventa nuova materia prima riducendo i cicli produttivi, anch’essi altamente inquinanti.

In Italia come si procede?


Anche in Italia, finalmente, ci si sta muovendo in questa direzione. Infatti, il decreto Semplificazioni del luglio 2021 prevede l’introduzione di questo sistema che incentiva la raccolta differenziata e il riciclo degli imballaggi in plastica usa e getta. Il decreto, infatti, continente uno specifico emendamento che permette l’introduzione del sistema di deposito cauzionale anche nel nostro Paese.
L’attuazione di tale provvedimento è di vitale importanza per il l’Italia, sia per il rispetto di quanto stabilito nella direttiva SUP, che alla luce della situazione inquinamento a causa degli imballaggi in plastica: ti basti sapere che il nostro Paese è fra i maggiori responsabili dello sversamento di materiali/rifiuti plastici nel Mediterraneo.
Cosa prevede la direttiva SUP? Questa direttiva europea riguarda la gestione della plastica monouso – SUP = Single Use Plastic – e impone un tasso di raccolta del 77% per le bottiglie di plastica per bevande entro il 2025, che deve arrivare al 90% entro il 2029, più un minimo del 25% di plastica riciclata dalle bottiglie in PET dal 2025, percentuale che deve salire al 30% dal 2030.

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