Regolamento europeo
Per materiali a contatto con alimenti


Il 2025 è stato un anno chiave per chiunque produca, importi o utilizzi MOCA – Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti. La Commissione europea ha infatti programmato l’entrata in vigore di aggiornamenti sostanziali che toccano plastica riciclata, inchiostri da stampa, carta e cartone, acciaio inox, biopolimeri e perfino le nanotecnologie impiegate nei rivestimenti antiaderenti.

In questa guida, pensata per essere di facile consultazione per tutti voi, riassumiamo tutto ciò che serve sapere: obblighi, scadenze, documentazione e sanzioni.

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Perché un nuovo regolamento sui materiali a contatto con alimenti


La normativa precedente (Reg. CE 1935/2004) ha garantito un buon livello di sicurezza, ma non copriva temi oggi centrali come il riciclo “food-grade” e le sostanze chimiche emergenti (PFAS e bisfenoli vari).

L’aggiornamento 2025 nasce dunque per:
• Migliorare la tracciabilità lungo la catena di fornitura.
• Semplificare le autorizzazioni per materiali innovativi (biobased, compostabili, ecc.).
• Rendere uniformi le regole in tutti gli Stati membri, riducendo frammentazioni nazionali.

Ambito di applicazione: chi deve adeguarsi


Il regolamento 2025 coinvolge:
1. Produttori di materie prime (granuli, resine, carta).
2. Trasformatori che stampano o termoformano il materiale.
3. Importatori e distributori di articoli MOCA extra-UE.
4. Operatori del food service (ristoranti, gastronomie, catering) che utilizzano imballi o utensili monouso.

Persino il piccolo laboratorio artigiano che confeziona biscotti in bustine trasparenti dovrà conservare la dichiarazione di conformità (DoC) rilasciata dal proprio fornitore.

Le novità più rilevanti punto per punto
3.1 Plastica riciclata “food-grade”
• Introduzione di livelli massimo di contaminanti (es. IPA, oli minerali).
• Obbligo di processo di riciclo certificato EFSA e numero di autorizzazione UE stampato sull’imballo.
3.2 Inchiostri e vernici da stampa
• Elenco positivo di fotoiniziatori e pigmenti ammessi.
• Limite di migrazione totale (TML) abbassato a 50 µg/kg per sostanze non intenzionalmente aggiunte (NIAS).
3.3 Carta e cartone
• Test comprensivi di migrazione per oli minerali aromatici (MOAH) per tutti i materiali destinati a cibi ad alto contenuto di grassi.
3.4 Acciaio inox e leghe metalliche
• Revisione dei gradi di acciaio ammessi (fuori il 18/0, dentro il 18/10 con nichel controllato).
3.5 PFAS e sostanze perfluorurate
• Divieto totale a partire da luglio 2025 per rivestimenti antiaderenti contenenti PFAS a catena lunga.

Documentazione: cosa deve contenere una Dichiarazione di Conformità 2025


• Riferimento preciso al Regolamento (UE) 2025/… e ai regolamenti specifici di settore.
• Identità completa del produttore o importatore UE.
• Identificazione del materiale (codice articolo, lotto).
• Elenco di monomeri, additivi e coadiuvanti soggetti a restrizione.
• Risultati dei test di migrazione globale e specifica, con laboratorio accreditato ISO 17025.
• Condizioni di utilizzo (temperatura, tempo, tipo di alimento).
• Data di emissione, firma del responsabile qualità.

GMP: buone pratiche di fabbricazione obbligatorie
Non basta il test finale: l’articolo 7 del nuovo regolamento impone un piano HACCP dedicato ai MOCA, con:
1. Analisi dei rischi chimici, fisici e microbiologici.
2. Procedure di pulizia e manutenzione macchinari.
3. Formazione periodica del personale (almeno una volta l’anno).
4. Verifica dei punti critici mediante audit interni e, se richiesto, di terza parte.
Mantenere aggiornato il manuale GMP diventa essenziale per evitare contestazioni durante un’ispezione dell’ASL o dei NAS.

Sanzioni e regime transitorio


• Sanzioni amministrative fino a 60 000 € per mancanza di DoC o test obsoleti.
• Sequestro dei lotti non conformi e obbligo di richiamo se già immessi sul mercato.
• Transitorio: i materiali prodotti prima del 30 giugno 2025 possono essere commercializzati fino a esaurimento scorte, purché accompagnati da documentazione conforme al 1935/2004.

Come prepararsi: checklist per aziende e operatori food


1. Mappa fornitori e chiedi nuove DoC aggiornate al regolamento 2025.
2. Programma i test di migrazione in laboratorio ISO 17025 (plastica, carta, coating).
3. Aggiorna il manuale HACCP inserendo capitolo MOCA.
4. Forma il personale su etichette, simboli (bicchiere-forchetta) e corretta gestione stoccaggio.
5. Controlla che tutti i documenti siano archiviati digitalmente e accessibili entro 24 h in caso di verifica.

Opportunità per il marketing sostenibile
I nuovi requisiti premiano i materiali riciclati sicuri, i biopolimeri certificati compostabili e la carta priva di sostanze fluorurate. Comunicare ai clienti che i tuoi imballi rispettano il Regolamento (UE) 2025 e possiedono rapporto di prova EFSA offre un vantaggio competitivo: i consumatori sono sempre più attenti a sicurezza alimentare e sostenibilità.

FAQ – Domande frequenti sul Regolamento europeo MOCA 2025
Devo rifare i test se uso lo stesso fornitore di plastica riciclata?
Sì, perché cambia il limite di contaminanti e serve numero di autorizzazione UE.

Le posate monouso in bioplastica PLA sono ancora ammesse?
Solo se certificate secondo EN 13432 e se la migrazione rientra nei nuovi limiti specifici.

Cosa succede se importo tazze di bambù dalla Cina?
Occorre DoC aggiornata e prova che la resina melamminica rispetti i nuovi limiti di formaldeide.

Gli inchiostri a base acqua sono automaticamente conformi?
No, devono comunque rientrare nell’elenco positivo dei fotoiniziatori 2025.

I recipienti in vetro borosilicato sono toccati dal regolamento?
Il vetro resta “materiale a uso universale”, ma eventuali coperchi o guarnizioni in plastica rientrano nelle nuove regole.



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