Numeri e statistiche
Cosa cercano i clienti in un locale oggi

L’ultima indagine congiunta Google Trends – Deloitte Foodservice Insight (rilievi gennaio-luglio 2025) fotografa con chiarezza le priorità di chi prenota un ristorante, un bar o un bistrot quest’anno. Dalla ricerca emerge un filo conduttore: i clienti vogliono esperienza, trasparenza e sostenibilità, supportate da tecnologia che semplifica la vita. In questo articolo analizziamo i dati più rilevanti, spieghiamo perché contano per il posizionamento online e diamo spunti pratici per i gestori.


Prenotazione digitale fulminea


• 83 % delle prenotazioni dei ristoranti urbani passa ormai da mobile.
• Le query «book table now» crescono del 27 %

Che cosa fare
• Integra un bottone “Prenota subito” visibile in home, pagina Google Business Profile e social.
• Riduci i campi: nome, telefono, persone, fascia oraria; il tasso di completamento aumenta del 18 %.

Tempi di attesa sotto i 10 minuti


Il 61 % dei clienti abbandona la coda se le hostess dichiarano > 15 minuti d’attesa. Google rileva +45 % di ricerche «no-wait restaurant near me».

Che cosa fare
• Usa una app di virtual queue che invia SMS quando il tavolo è pronto.
• Aggiorna in tempo reale lo stato dei posti liberi sul tuo sito.

Opzioni alimentari flessibili


• «Gluten-free menu» +32 %
• «Vegan comfort food» +53 %
• «Kids allergen safe» +28 %

Che cosa fare
• Metti in evidenza icone allergeni e un piatto plant-based che non sembri “compromesso”.
• Crea una landing con markup “MenuItem” per ciascuna opzione speciale: aumenta i rich-snippet in SERP.

Esperienze immersive e storytelling


Le ricerche per «AR wine list» valgono +19 % nel primo quadrimestre. I clienti amano interagire col piatto: video 3D, proiezioni sul tavolo, QR che aprono il racconto del produttore.

Che cosa fare
• Inizia con un filtro Instagram che mostra la vigna quando si inquadra l’etichetta.
• Se hai budget, sperimenta una cena a tema con mapping sul tavolo; l’UGC generato diventa backlink naturale.

Igiene percepibile e documentata


Dopo la pandemia il 72 % degli ospiti controlla recensioni “bagno pulito” prima di prenotare.

Google favorisce schede con punteggi alti in «cleanliness».

Che cosa fare
• Esponi una check-list oraria dei servizi igienici.
• Aggiungi foto recenti dei bagni nelle gallery social: aumentano del 11 % i clic su «Directions».

Trasparenza di prezzo e dynamic menu
Il 35 % dei clienti abbandona il carrello delivery per “prezzi poco chiari”

Che cosa fare
• Mostra i prezzi comprensivi di coperto e servizio già nella scheda Google.
• Valuta il dynamic pricing (sconti orari di bassa affluenza): le ricerche «happy hour food deals» segnano +24 %.

Wi-Fi rapido e prese USB
Il 68 % degli under-35 chiede connettività stabile; le recensioni negative su Wi-Fi riducono del 9 % il punteggio medio.

Che cosa fare
• Imposta un guest network da 100 Mbps minimi.
• Inserisci USB-C a tavolo o postazioni “laptop-friendly”: la permanenza media cresce di 22 minuti.

Pagamenti smart e frictionless


Wallet NFC e link-to-pay dominano: il contante scende sotto il 15 %. Le query «tap-to-pay restaurant» fanno +31 %.

Che cosa fare
• Accetta Apple Pay e Google Pay, evidenzia i loghi sul menu.
• Offri pagamento dal tavolo via QR: riduce i tempi di coda in cassa del 40 %.

Personale competente e storytelling umano


Il bot non basta: l’83 % degli ospiti giudica cruciale la conoscenza dei piatti da parte del cameriere.

Che cosa fare
• Sessioni di training sul menu ogni cambio stagione.
• Storytelling breve: “Questo tartufo arriva da…” aiuta upsell e recensioni narrative (favorevoli alla SEO long-tail).

Conclusione
Le statistiche 2025 parlano chiaro: per conquistare (e mantenere) la clientela serve un mix di digital friction-free, menu inclusivo, sostenibilità dimostrabile e esperienza emozionale.

Chi integra questi elementi oggi guadagna recensioni, link e menzioni che la nuova AI overview di Google valorizza in automatico.

FAQ – Domande frequenti su ciò che i clienti vogliono nel 2025
Quanto è importante offrire un piatto vegano?
Fondamentale: un menu con almeno una proposta plant-based aumenta del 18 % la probabilità di scelta da parte dei gruppi misti.

Il Wi-Fi gratuito è ancora un fattore decisivo?
Sì. Una connessione sotto i 20 Mbps porta a recensioni negative sul servizio in oltre il 12 % dei casi.

Ha senso indicare la CO₂ di ogni piatto se non sono carbon-neutral?
Sì: la trasparenza premia. I clienti apprezzano l’onestà e il miglioramento progressivo.

Posso usare un’unica app per prenotazioni, queue e pagamenti?
Esistono soluzioni “all-in-one” che integrano queste funzioni con canoni mensili sotto i 90 €.

Le esperienze AR funzionano anche in un locale piccolo?
Assolutamente: basta un QR che inquadra l’etichetta del vino e mostra un video immersivo per distinguerti.



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