Zero rifiuti
Che cos'è lo zero waste

Lo zero waste, o zero rifiuti, è un movimento che promuove uno stile di vita sostenibile basato sulla riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei materiali.

L'obiettivo è quello di minimizzare l'impatto ambientale della produzione e del consumo, evitando lo sfruttamento eccessivo e lo spreco di risorse naturali e la generazione di rifiuti, limitando l'inquinamento e promuovendo il benessere delle persone e dell'ambiente.


Attenzione: non è solo una questione di riciclare, ad esempio, la carta o la plastica, ma di ripensare il modo in cui acquistiamo, usiamo e scartiamo i prodotti.
Come? In breve, si tratta di imparare a scegliere prodotti duraturi, riparabili, biodegradabili o compostabili, preferendo packaging minimi o riutilizzabili; si tratta anche di evitare inutili consumi eccessivi e di preferire il riuso, il baratto, il prestito o il noleggio di ciò che non usiamo spesso.

In definitiva, lo zero waste non è solo un beneficio per l'ambiente, ma anche per la nostra salute e il nostro portafoglio: riducendo i rifiuti, infatti, riduciamo anche l'esposizione alle sostanze tossiche legate al loro smaltimento e risparmiamo denaro evitando acquisti superflui e sfruttando al meglio ciò che abbiamo.

Lo zero waste non è un traguardo irraggiungibile, ma un percorso graduale e personale.
Ognuno di noi può fare la propria parte, a partire da alcuni piccoli gesti quotidiani. Ad esempio:

• portare con sé una borraccia per l’acqua, una tazza riutilizzabile per le bibite, una borsa di stoffa per la spesa

• comprare prodotti sfusi o alla spina, portando i propri contenitori da casa

• fare la spesa al mercato locale o presso produttori biologici e a km zero

• ridurre gli sprechi, acquistando solo ciò che si consuma, conservando bene gli alimenti, cucinando le giuste porzioni e riutilizzando gli avanzi in ricette creative

• compostare i rifiuti organici, come bucce, scarti e fondi di caffè, che possono diventare un ottimo fertilizzante naturale per le piante

• donare, vendere o scambiare ciò che non usiamo più.


Lo zero waste è effettivamente una sfida quotidiana, ma è anche un'opportunità per vivere in modo più consapevole, sano e, volendo, creativo.
Ma questa visione della produzione e dei consumi non si limita al singolo individuo: si applica anche a livello lavorativo e industriale.
Nello specifico, vediamo cos'è lo zero waste in relazione alla ristorazione e alla produzione e vendita di alimenti.


Lo zero waste nel settore alimentare
Il settore alimentare è uno dei maggiori responsabili della generazione di rifiuti. Pensa solo a quante confezioni, imballaggi, stoviglie e posate usa e getta vengono utilizzate ogni giorno nei ristoranti, nei bar, nei supermercati e nei negozi di alimentari! Senza contare gli enormi sprechi di cibo, generati da tutti quegli alimenti che vengono buttati via perché scaduti, danneggiati o invenduti.

Come possiamo allora ridurre l'impatto ambientale del nostro consumo alimentare? Ecco alcune idee e suggerimenti per adottare uno stile di vita zero waste in relazione alla ristorazione e alla vendita di alimenti.

zero waste alimenti

• Preferire i rivenditori di prodotti locali e di stagione, che richiedono meno trasporto, imballaggio e processi di conservazione – senza contare che questi prodotti sono più freschi, sani e gustosi

• Portare con sé elementi riutilizzabili, come contenitori richiudibili, borracce, tazze e posate quando si mangia fuori casa, come, ad esempio, per la pausa pranzo a lavoro. In questo modo si evita di usare materiali monouso

• Scegliere i negozi che aderiscono alla filosofia zero waste, che offrono prodotti sfusi, a peso o alla spina e locali che usano stoviglie lavabili o compostabili; inoltre è importante che entrambi donino o riciclino gli avanzi di cibo. A questo proposito le possibilità per un ristoratore sono davvero tante: ciò che viene comunemente considerato scarto può diventare una risorsa con ingegno e professionalità. Ad esempio: con la frutta ormai troppo matura per essere servita si possono fare delle ottime e genuine marmellate; con le verdure non più freschissime ma ancora in buono stato si possono preparare ottime puree e creme; con gli avanzi di pane ci sono tante ricette tradizionali di cucina povera e popolare che si possono sfruttare per offrire ai propri clienti piatti unici e gustosi – il primo che ci viene in mente è la toscana Pappa al pomodoro.

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