Ecodesign
Quali sono i concetti di base

L’uomo, con l’avvento della società e la corsa al profitto ha concepito la natura e i suoi processi rigenerativi, come ambienti a se stanti con limitate interazioni, perdendo tutte quelle antiche conoscenze rispetto all’ambiente, tramandate da chi ci ha preceduto. Ora con l’incombente minaccia, generata dalla fine delle materie prime soprattutto in campo energetico e la continua aggressione vero l’ambiente, l’antico modo di pensare alla Terra come un ambiente sistemico riprende corpo.

L’importanza del rispetto dell’ambiente


In un ambiente sistemico l’interazione dei singoli ambiti è permanente e il cambiamento anche di piccole entità, si ripercuote sul macro che a sua volta rigenera cambiamenti a cascata nelle entità più piccole. In parole povere gli errori commessi dal punto di vista ambientale, anche in un piccolo ambito, generano delle ripercussioni sul macro che a sua volta produrrà altre modifiche, oltre quelle fatte dall’uomo, nell’ambito di partenza. Modifiche che certamente l’uomo non può prevedere, innestando un processo incontrollabile. Ecco perché si parla di ecodesign e di economia circolare, l’uomo ha necessità di sviluppare un nuovo modello economico, che abbia come cardine fondamentale il rispetto dell’ambiente sviluppando un impiego efficiente delle risorse naturali.

La produzione e lo sviluppo non dovranno più essere ai danni dell’ambiente. Quindi uso di materiali riciclabili, minore produzione di rifiuti, maggiore durabilità dei beni prodotti, la riparabilità dei prodotti stessi. La sana progettazione dove tenere conto di questi principi.

L’importanza dell’Ecodesign


Sviluppiamo meglio il concetto di ecodesign; i principi descritti in precedenza devono essere introdotti in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, riducendo l’impatto ambientale. Cominciando con le materie prime che dovranno essere ricavate riducendo drasticamente l’impatto ambientale, passando per il loro approvvigionamento e la loro lavorazione. Scegliere materiali riutilizzabili, biodegradabili, non tossici e riciclabili. Il processo produttivo e distributivo deve avere le stesse modalità creando prodotti di lunga durata, riparabili, con componenti riutilizzabili o di facile riciclabilità. O anche il prodotto dovrà essere biodegradabile al 100%.
Le normative nate in questo ambito con le loro procedure standard a livello internazionale ( normative ISO) definiscono la metodologia ( LCA Life Cycle Assessment) di valutazione dell’intero ciclo di vita dei prodotti. La base metodologica parte dal controllo dell’intera filiera sia a monte che a valle del sistema di produzione del prodotto. Le criticità individuate nelle varie fasi, vengono analizzate e superate attraverso lo studio di soluzioni che abbiano come scopo il risparmio energetico e il possibile recupero dei materiali e il rispetto dell’ambiente. Data la complessità dell’ Ecodesign ci rendiamo conto dell’enorme impatto che esso può produrre, modificando sostanzialmente il pensiero stesso dello sviluppo economico. Lo sviluppo di questo processo non può passare senza la consapevolezza da parte delle aziende che in fase di produzione devono sforzarsi di alzare lo standard ecologico.
Sempre di più ci sono aziende che ottengono certificazioni nel campo ambientale, impegnandosi nella ricerca di nuove modalità di produzione.

Questo sostanziale cambiamento delle modalità di produzione e di reperimento delle materie prime, difficile da sviluppare, può essere incentivato dal premio che ogni singolo consumatore può dare avendo l’attenzione di acquistare prodotti da aziende che abbiano certificazioni ambientali.

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