Coronavirus in Italia
Le Nuove Regole da seguire!

Cosa è la COVID-19?

La malattia provocata dal nuovo Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease e "19" indica l'anno in cui si è manifestata). Lo ha annunciato, l’11 febbraio 2020, nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum straordinario dedicato al virus, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Quali sono i sintomi di una persona infetta da un Coronavirus?

Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

Le Nuove Regole da Rispettare

Coronavirus, nuove regole per tutta Italia: distanza di 1 metro, anziani a casa, niente strette di mano. Il comitato tecnico scientifico voluto da Conte ha inviato al ministero della Salute le raccomandazioni da rivolgere a tutti gli italiani: anziani in casa, evitare i luoghi affollati. Chi ha la febbre deve restare a casa anche se non ha alcun sospetto di aver contratto il Covid-19. Manifestazioni sportive a porte chiuse per trenta giorni, stop ai congressi.

Mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone, salutarsi da lontano senza baci, abbracci o strette di mano, evitare i luoghi affollati, non uscire anche se si ha soltanto un po’ di febbre e non c’è alcun sospetto di aver contratto la malattia, rimanere a casa se si hanno più di 75 anni oppure 65 ma non si è in buona salute. Dieci giorni dopo l’esplosione dei contagi da coronavirus in Italia, il governo decide nuove regole per cercare di fermare la trasmissione del Covid-19.

Stabilisce di applicare per un mese in tutto il Paese le misure finora riservate alle «zone rosse» e a quelle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna dove più alto è stato il numero di ammalati. E proprio per questo dispone che tutti gli eventi sportivi, dunque anche le partite del campionato, vengano disputati "a porte chiuse". Saranno rinviati a data da destinarsi incontri pubblici, convegni e congressi, in particolare quelli che riguardano il settore sanitario in modo da "liberare" medici e personale e averlo a disposizione per fronteggiare la situazione. Sarà vietato accompagnare persone nei Pronto soccorso e si limiteranno gli accessi nelle cliniche private e negli ospizi.

Le proposte del comitato tecnico scientifico voluto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte potrebbero essere inserite già oggi nel nuovo decreto che avrà trenta giorni di validità. Il provvedimento sarà comunque rivalutato ogni settimana e rimodulato rispetto all’evolversi dell’epidemia. (La situazione aggiornata a martedì 3 marzo alle 18) E soprattutto tenendo in conto quelle che saranno le esigenze delle varie Regioni così come le necessità di "isolare" i cittadini che sono stati in contatto con persone positive. Obiettivo primario è evitare che contatti troppo stretti tra le persone possano favorire il contagio. Ecco perché, oltre alla distanza di sicurezza viene raccomandato di starnutire e tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie e di evitare scambi di bottiglie e bicchieri in particolare durante attività sportive. Regole di igiene che diventano indispensabili per contenere il rischio. Qualcuno aveva ipotizzato che la distanza di sicurezza potesse arrivare fino a due metri, ma questo avrebbe determinato la chiusura immediata di scuole, università e uffici pubblici.

Per evitare che il Paese si paralizzi gli scienziati raccomandano comunque ai comuni, agli enti territoriali, alle associazioni culturali, associazioni sportive, al mondo della comunicazione di offrire attività ricreative individuali alternative, che promuovano e favoriscano le attività all’aperto (senza assembramenti) o presso il proprio domicilio.

Articolo di Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera e spiegazioni del virus riportate sul sito del ministero della salute.

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