Il sughero
Che cos'è e come si ottiene

Tutti conosciamo il sughero, la sua leggerezza, e le sue innumerevoli possibilità di utilizzo in tutti campi, da quello culinario, pensiamo ai tappi di bottiglia a quello edilizio con i pannelli insonorizzanti e isolanti.

Il sughero è sempre stato usato per la chiusura di contenitori, già nel V secolo a.C. si utilizzava per chiudere le anfore. Il tappo nella bottiglia di vino conservata orizzontalmente si mantiene umido, quindi il sughero rimane elastico ed aderisce bene alle pareti di vetro.

Il monaco Pierre Dom Pérignon inventò il tappo di sughero per lo champagne, mantenendo l’aspetto frizzante insieme ai gas contenuti nel liquido.

L’importanza del sughero:


Il sughero è tra i materiali più naturali che ci siano, si ricava dalla quercia da sughero diffusa soprattutto nel Mediterraneo occidentale. La pianta raggiunge in media i 200-300 anni di età. La Spagna e il Portogallo sono i paesi con la più alta produzione e qualità.
Le cellule che compongono la corteccia quando muoiono lasciano spazio all’aria, in questo modo il sughero diventa un isolante termico naturale. La sua densità minima gli consente di galleggiare tranquillamente nell’acqua.

Come si ricava il sughero?


D’estate da maggio ad agosto il sughero si distacca dalla pianta senza causare danni. La prima operazione di distacco ( decortica) si effettua quando la pianta raggiunge i 25-30 anni, si ottiene un sughero duro e nodoso. Successivamente gli strati che vengono decorticati sono più sottili ed elastici a distanza di dieci anni tra una estrazione e l’altra.

La pianta non subisce traumi poiché il sughero si rigenera. Le tipologie di sughero sono diverse, quello commerciale, prodotto in pannelli contenenti prodotti chimici come leganti, ha scarse qualità bioecologiche. Il sughero espanso, che viene tostato, quindi di colore bruno è un buon termoisolante ma per le caratteristiche fonoisolanti.

Solo il sughero biondo naturale, prodotto sia in granuli che pannelli unisce ottime prestazioni isolanti con caratteristiche bioecologiche.

Le caratteristiche del sughero


La natura ci offre un prodotto con caratteristiche inimitabili, il sughero non rilascia residui tossici ed è traspirante, leggero, elastico, resistente, impermeabile all’acqua, non marcisce, e non teme attacchi di insetti o roditori.

Per la sua possibilità di riciclo lo rendono ottimale dal punto di vista bioecologico. Le attività legate al sughero per la natura stessa del materiale sono sempre state legate all’artigianato locale. L’industria del vino e non solo, con i tappi di silicone, alluminio e plastica ha ridotto notevolmente le possibilità di lavoro, per le piccole aziende.

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