Menù per ristoranti
Come creare quello perfetto!

7 Consigli per creare il tuo porta-menù ideale

Ti sei mai chiesto quanto l’aspetto del tuo menù possa influire sull’impressione che i tuoi clienti hanno del tuo ristorante? Un ristoratore attento e accorto sicuramente sì: quella che apparentemente è una semplice lista dei piatti proposti è invece la presentazione del tuo lavoro. Quindi, un lavoro di qualità pretende un menù di qualità.

Sai che per lo studio e la realizzazione di menù perfetti esiste una specifica categoria di professionisti? Esattamente, si tratta dei “menu engeneer”. Eccoti alcune dritte tratte dal loro lavoro che potrebbero esserti utili per creare il tuo menù perfetto.

1. La lunghezza
Nel caso dei menù la lunghezza è inversamente proporzionale al successo dell’opera. Il cliente tende a perdere il filo di fronte ad un menù molto lungo, composto da molte pagine. Meglio menù brevi e chiari – ad esempio, l’ideale sarebbe differenziare il menù delle pietanze da quello per bevande e vini.

2. Il numero delle portate
In questo caso è proprio d’obbligo il detto “less is more” : niente menù chilometrici da decine e decine di portate che possono indurre i clienti a pensare che i piatti potrebbero non essere preparati al momento o perlomeno non adeguatamente curati.
Attenzione però: il menù non deve essere neanche troppo scarno e quindi deludente per il cliente.
Trova il giusto compromesso in modo da ricoprire tutte le richieste della tua clientela senza sconfinare nel superfluo e nello scontato.

3. La grafica
La grafica è molto importante: un progetto ben ideato e curato è un’ottima presentazione. Un menù disordinato e approssimativo anche nell’impaginazione o anche solo nel font scelto non trasmette un’idea qualitativamente positiva.

4. Il colore
Mai sottovalutare il potere dei colori! Secondo i menu engeneer, nei menù valgono queste regole basilari: il rosso rinforza una scelta, il verde rappresenta la salubrità, l’arancione è il colore dell’appetito, il giallo richiama l’attenzione.

5. I prezzi
Per i clienti il prezzo è un’informazione fondamentale. Non vogliamo però che sia il motivo centrale della scelta di un determinato piatto. Come si può fare per essere corretti nei confronti dei clienti ma, allo stesso tempo, non spostare l’attenzione sul lato economico? Con un “trucco” grafico, ovvero “alleggerendo” la scritta: se il nome del piatto è scritto in nero, scrivi il prezzo in grigio.
Altro piccolo suggerimento: evita i prezzi con i decimali che fanno subito supermercato. Meglio prezzi unitari, chiari e facilmente interpretabili.

6. Descrizione dei piatti
Uno studio riportato dalla BBC ha evidenziato che i piatti che presentano una descrizione vendono di più. Quindi, inserisci una breve descrizione delle pietanze, che sia veritiera e non leziosa o pretenziosa: i piatti dai nomi altisonanti e dalle descrizioni astruse non hanno affatto appeal per i clienti. Cerca di essere essenziale e semmai di valorizzare i punti forti delle tue preparazioni, tipo BIO, DOP, km 0, fatto in casa, ecc.

7. Il materiale
Anche il materiale del portamenù dice molto sulla tua attività: innanzitutto evita la plastica, dozzinale e dall’effetto fast-food. Opta per materiali di pregio, come, ad esempio, la pelle o il sughero: il menù deve avere un certo spessore materiale, un certo peso, una certa consistenza. Allo stesso modo ispirerà pregio e qualità anche per i piatti in esso descritti.

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